Con l’interrogazione in Consiglio regionale, oggi abbiamo chiesto alla giunta di attivarsi per riprendere il protocollo di sorveglianza sanitaria dei lavoratori che hanno subito esposizioni prolungate all’amianto, così come recepito dall’intesa Stato-Regioni del 2018.
Le attività erano state avviate nel 2019, tramite un censimento dei soggetti in collaborazione con INAIL e l’ attivazione di strutture dedicate agli accertamenti di primo ed eventualmente di secondo livello. La pandemia, purtroppo, ha interrotto questo protocollo.
Il periodo di latenza tra l’esposizione all’amianto e la comparsa del mesotelioma pleurico (tumore del distretto toracico) è di circa 40/50 anni. E dal momento in cui si sviluppa, nel 90% dei casi porta alla morte entro 5 anni.
È quindi fondamentale la prevenzione secondaria con le attività di screening, ,soprattutto nel nostro territorio, che da sempre soffre la piaga dell’amianto.