Insieme all’ordine provinciale (con il presidente Falli nella foto) e nazionale degli Infermieri, oltre al preoccupante calo degli iscritti al corso di laurea per mancanza di scatti in carriera e il riconoscimento delle specializzazioni, abbiamo parlato della problematica del numero, ad oggi imprecisato, di infermieri provenienti da fuori Unione Europea: l’emergenza ha determinato un improvviso fabbisogno soprattutto nelle strutture private senza il tempo materiale di verificarne i requisiti professionali, cosa che accadeva prima della pandemia.

Come coordinatore nazionale delle commissioni regionali salute, insieme ai presidenti di commissione, tra i quali quello ligure, abbiamo deciso di lavorare ad un progetto di legge sulla istituzione di una banca dati regionale sugli infermieri provenienti extra UE, in modo da conoscerne il numero e il luogo di lavoro.

Auspico inoltre che il dipartimento regionale salute possa applicare quanto prima il Decreto Calabria anche in Liguria, azione che darebbe ossigeno alle Asl liguri e, di conseguenza, al personale sanitario su prestazioni aggiuntive estive e indennità.

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